giovedì 23 luglio 2009

Efficacia dell'aromaterapia

Una ricerca dell'Università di Tokio, pubblicata recentemente su ACS Journal of Agricoltural and Food Chemistry, dimostra che l'inalazione di aromi floreali riduce gli effetti indotti dallo stress.
Il lavoro è stato condotto utilizzando il Linololo (un aroma presente in molte piante) su topi sottoposti a condizioni di stress e monitorando l'espressione genica dei leucociti nel sangue.

martedì 21 luglio 2009

I fiori di Bach

articolo disponibile in versione integrale su www.medicitalia.it

La floriterapia di Bach è un metodo di cura naturale il cui oggetto non è la patologia organica dell'individuo, bensì la componente emozionale che rappresenta un disagio da sola o che si accomapagna allo stato di malattia.

I fiori di Bach presentano solo alcune analogie di preparzaione con i principi omeopatici, in particolare per quel che riguarda la diluizione, ma se ne discostano per altre caratteristiche (agitazione della soluzione, legge del simile).

Le ipotesi per il meccanismo d'azione della floriterapia si riconducono al presupposto che i fiori abbiano un'energia in grado di riportare in armonia uno stato emozionale alterato.

I risultati non sembrano ascrivibili alla casualità o a meccanismi di suggestione individuale che si possano ricondurre all'effetto placebo: le variazioni sono ottenute anche in organismi viventi non influenzabili sul piano cognitivo (animali e piante).

Nel pensiero originale di Edward Bach i rimedi floreali dovrebbero poter essere gestiti in autonomia dal soggetto che si prende cura di sé, ma questo non è sempre facile.
Lo stato emozionale nel presente su cui intervenire non sempre appare chiaro all'individuo coinvolto, per cui è opportuno rivolgersi ad un esperto che, con un'attenta osservazione dall'esterno, possa percepire quelle sfumature che meritano attenzione.

Incoraggiare la disponibilità a curarsi e agevolare le risorse interiori del soggetto è parte integrante della terapia, ma non è però sufficiente a garantirne l'esito favorevole.
Certamente accostarsi a questa metodologia terapeutica assume un valore di sostegno e di facilitazione, ma in nessun modo deve essere intesa a sottrarre il paziente alla applicazione di tecniche d'indagine e terapie di comprovata efficacia in medicina convenzionale.