(introduzione al convegno Altanur - Le Connessioni Inattese; Napoli, 17 novembre 2012)
Il
gioco di parole espresso nel titolo di questa introduzione evidenzia
una distinzione di senso: il senso della passione non è la passione
dei sensi!
La
passione è un sentimento spontaneo di intenso trasporto nei
confronti di un oggetto di interesse che esercita sul soggetto forte
attrazione e determina turbamento dell’animo
La
passione a cui manca il senso è ossessione, un patologico rapimento
delle facoltà intellettive ed emotive che ostacola la strada verso
la realizzazione personale (la felicità)
Confrontate
la posizione reciproca dei protagonisti della locandina del film con
l’immagine precedente e osservate la disparità della relazione
espressa dalla posizione subalterna
L’accecamento
passionale può essere tale da forzare i limiti etici e produrre
comportamenti delittuosi
È
vero che “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”,
ma l’aforisma non intende indulgere alla rassegnazione con
l’accettazione passiva della incomprensibilità delle ragioni del
cuore, cosa che implicherebbe la inevitabile resa alla sofferenza.
Se
ne sveliamo invece la implicazione esortativa, possiamo cogliere in
esso la necessità di un orientamento
L’indicazione del giusto
verso, della direzione adeguata nella quale immettere le
insopprimibili energie “passionali” per percorrere un cammino di
felicità anziché di sofferenza.
Ma non è sempre facile,
le indicazioni spesso non sono così esplicite…
Possono
essere ambigue e richiedono attenzione, come per distinguere la
figura dallo sfondo, affinata dalla esplorazione e consolidamento del
proprio sistema valoriale
Einstein
scrive nell'evoluzione della fisica: “tutte le idee scientifiche
fondamentali sono sorte dai drammatici conflitti tra la realtà e i
nostri tentativi per intenderla”
Non
solo le idee scientifiche, ma tutto quanto riguarda la natura genera
ed è generato da contrapposizioni
La
consapevolezza di sé e dei propri valori agevola il controllo
dell’energia passionale senza reprimerla e facilita il transito
dall'esperienza del piacere a quella della gioia:
la
passione dei sensi concede piacere, il
senso della passione conduce alla gioia
Il
piacere è sensoriale, limitato, iterativo; la
gioia è trascendente, illimitata, innovativa.
Potrà
sembrare un impianto teorico e
una teoria, per quanto
buona, è una formulazione logicamente coerente elaborata
dall'osservazione della realtà e verificata dall'esperienza
Theòros è lo spettatore
e…