giovedì 25 settembre 2008

Medicine Non Convenzionali in Pediatria

da: Sanità News
GENITORI SODDISFATTI DALLA MEDICINA NON CONVENZIONALE APPLICATA AI FIGLI
I dati di una indagine condotta dalla Società Italiana di pediatria
Le medicine non convenzionali si diffondono sempre di più nel nostro Paese tanto che oltre il 95% dei genitori che hanno fatto ricorso a tali rimedi per i loro bambini e' rimasto soddisfatto. Lo documenta una indagine nazionale sull'utilizzo di medicine non convenzionali in ambito pediatrico, svolta in occasione del convegno "Nuove tendenze in diagnostica e terapia pediatrica" in programma a Bologna dal 25 al 27 settembre. Lo studio - presentato oggi ai giornalisti e patrocinato dalla Societa' italiana di pediatria e dalla Societa' italiana di tossicologia - e' stato svolto su un campione di 600 genitori con figli dai zero ai 10 anni che avessero gia' utilizzato medicinali non convenzionali. Nello specifico, la quasi totalita' del campione ha mostrato di conoscere l'omeopatia e la fitoterapia, le due pratiche anche piu' utilizzate. La floriterapia (fiori di Bach) e' conosciuta dal 90% del campione ma utilizzata solo da poco piu' di un terzo. Anche l'agopuntura (conosciuta nell'87% dei casi) e' utilizzata solo dal 9%. Tra le patologie curate con medicine non convenzionali spiccano al primo posto quelle otorinolaringoiatriche (68,7% dei casi) seguite dalle malattie dello stomaco o dell'intestino (37,3%) e dai disturbi del sonno e del comportamento (30,9%). I rimedi non convenzionali sono utilizzati anche come prevenzione: questo accade in forte prevalenza al nord rispetto al sud (53,3% contro il 38,2%) e tra i genitori laureati rispetto a quelli con istruzione media inferiore. Secondo lo studio, la principale motivazione (90% del campione) per la quale si usano medicine non convenzionali consiste nel fatto di ritenerle rimedi piu' naturali. Piu' della meta' dei casi, inoltre, ritiene che non abbiano effetti collaterali e meno del 20% e' convinto, invece, che siano piu' efficaci dei farmaci convenzionali. E' stato il pediatra, nella maggior parte dei casi (60,9%) a prescrivere questi rimedi; seguono il farmacista e l'erborista. La ricerca sottolinea che "e' verosimile ritenere che nei prossimi anni vi sara' un'ulteriore espansione delle medicine non convenzionali in virtu' di una forte esigenza di naturalita' espressa, come sfogo, da chi vive nei contesti sociali a maggior sviluppo economico". Un impedimento all'utilizzo di questi medicinali e' stato individuato nell'aspetto economico tanto che, l'89% del campione vorrebbe un rimborso (come avviene per i farmaci tradizionali) dal Servizio sanitario nazionale.

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