da: SanitàNews
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LA RISONANZA MAGNETICA PROVA L’EFFICACIA DELL’AGOPUNTURA
Gli aghi sono in grado di modulare lo stimolo doloroso
L’agopuntura rappresenta uno dei rimedi più antichi per combattere il dolore e ora, grazie alla risonanza magnetica, è anche più chiara l'interazione con le zone cerebrali da cui si sviluppa la risposta positiva allo stimolo doloroso. A illustrare cosa succede nel nostro cervello quando un ago viene infisso in un punto della mano o del piede è il professor Riccardo Rinaldi, docente all'Università La Sapienza di Roma, nel suo intervento al convegno su “dolore: approccio multidisciplinare”, organizzato all'ospedale San Pietro Fatebenefratelli. Nel convegno e' anche emersa la validità dell'abbinamento dell’agopuntura con l’omeopatia per il contrasto al dolore. “Nel cervello - spiega Rinaldi - esiste una mappa del dolore, varie zone sono collegate tra loro e ciascuna di esse rappresenta un particolare aspetto dell’esperienza dolore. Con la risonanza magnetica si e' potuto vedere come l’agopuntura influenzi l’attività di queste aree. Con l’infissione di un ago possiamo diminuire l’intensità del dolore oppure la sua sgradevolezza modificando il rapporto tra stimolo doloroso e cervello. Anche la sfera emotivo-emozionale coinvolta nell’esperienza dolore viene influenzata dall’agopuntura e può modificare la risposta comportamentale al dolore”. “La mappa del dolore a livello cerebrale - continua Rinaldi - si accende in determinate aree in risposta ai vari stimoli dolorosi ma dopo le infissioni di aghi in certi punti del corpo si modifica la risposta. In definitiva, l’agopuntura modula il dolore”. I dolori più facilmente trattati con l’agopuntura sono quelli alla spalla, l’artrosi del ginocchio o i traumi sportivi del ginocchio. Inoltre ha riscontri positivi nelle lombosciatalgie, nelle cervicoalgie e nelle cefalee tensivo muscolari.
giovedì 27 novembre 2008
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