Alcuni considerano di pertinenza della psicosomatica quelle patologie di trascurabile importanza collegate a fenomeni di sovraccarico psichico (stress) e spesso inquadrate fra i sintomi del cosiddetto “esaurimento nervoso”;
alcuni hanno pensato alle malattie psicosomatiche esclusivamente nelle definizioni di nevrosi isteriche (da lì è partito il lavoro di Freud) e delle nevrosi ipocondriache;
alcuni hanno azzardato la psiche come fattore causale delle malattie etichettando come psicosomatiche quelle che non riuscivano ad avere una soddisfacente spiegazione sul piano organico, salvo poi ritrattarle quando questa soluzione veniva offerta dal successivo progresso tecnico-scientifico.
La psicosomatica non è una specializzazione medica, non è una forma di psicoterapia, possiamo dire che è il tentativo di interpretare, alla luce della osservazione unitaria della persona (olistica), il disagio psicologico coniugato alle manifestazioni somatiche (sintomi) e di avvalersene per facilitare l’azione della terapia integrata e per istituire un’adeguata prevenzione.
Tratto da: Alessandro Scuotto, Malattia e Sogno, Analogia e Simboli nella Psicosomatica; relazione al Convegno Le Connessioni Inattese: il Mito, il Sogno, la Realtà. Napoli, 17 novembre 2007.
http://www.leconnessioniinattese.com/programma.html
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