Gloria Grazzini
Terapia del colore
(Enea-SI.RI.E., Milano, 2008)
Prefazione
di Alessandro Scuotto
In questo libro, Gloria Grazzini, mediante un abile lavoro di integrazione, fa confluire la sua precedente e consolidata formazione artistica nella pratica della naturopatia, delineando un originale percorso di osservazione e di attività terapeutica.
A questo proposito mi sovvengono con piacere, tra gli episodi del mio rapporto personale con l’Autrice, anziché i ragionamenti sugli argomenti di medicina non convenzionale, che ci hanno a più riprese appassionati, le considerazioni sulla valenza simbolica del colore espresse di fronte a La Visitazione del Pontormo a Carmignano e le impressioni sulla luminosità e la ricerca cromatica trasmesse da La Flagellazione del Caravaggio a Napoli. Sensibilità artistica e comunicazione terapeutica sono i capisaldi sui quali si fonda l’interesse per il colore.
Il lettore, dopo le necessarie premesse di anatomia e di fisica, è condotto nel vivo della materia attraverso un percorso storico ed esegetico sul colore fino ad arrivare alla trattazione degli impieghi terapeutici tradizionali di esso quali l’arteterapia e la cromoterapia. Nella struttura dell’opera appare centrale il capitolo sul Mandala che pone in collegamento gli aspetti storico-culturali precedentemente trattati con la visione moderna integrata della terapia del colore e, nello stesso tempo, costituisce l’introduzione al lavoro personale dell’Autrice.
Il pregio del volume consiste proprio nel porgere l’esperienza individuale come il filo conduttore di un approccio che risulterà originale ogni volta che ci si cimenti. Il rispetto della variabilità delle parti, che ogni azione terapeutica deve necessariamente prendere in considerazione per poter essere efficace, è particolarmente ben espresso nel capitolo dedicato ai bambini.
Il testo è redatto con chiarezza e semplicità di esposizione, pertanto risulta accessibile ad un pubblico molto vasto. Ciò nondimeno l’accuratezza e la puntualità dello studio condotto fornisce al lettore una serie di preziose indicazioni sulla metodologia senza scivolare nel tecnicismo.
La ricchezza delle citazioni, supportata da una certosina ricerca delle fonti bibliografiche autorevoli, conferisce al lavoro quella dignità scientifica che purtroppo difetta a molte pubblicazioni nel campo delle medicine naturali.
Il mio augurio, a questo punto, all’Autrice e a quanti si apprestano alla lettura del libro è di poterne combinare di tutti i colori!
A questo proposito mi sovvengono con piacere, tra gli episodi del mio rapporto personale con l’Autrice, anziché i ragionamenti sugli argomenti di medicina non convenzionale, che ci hanno a più riprese appassionati, le considerazioni sulla valenza simbolica del colore espresse di fronte a La Visitazione del Pontormo a Carmignano e le impressioni sulla luminosità e la ricerca cromatica trasmesse da La Flagellazione del Caravaggio a Napoli. Sensibilità artistica e comunicazione terapeutica sono i capisaldi sui quali si fonda l’interesse per il colore.
Il lettore, dopo le necessarie premesse di anatomia e di fisica, è condotto nel vivo della materia attraverso un percorso storico ed esegetico sul colore fino ad arrivare alla trattazione degli impieghi terapeutici tradizionali di esso quali l’arteterapia e la cromoterapia. Nella struttura dell’opera appare centrale il capitolo sul Mandala che pone in collegamento gli aspetti storico-culturali precedentemente trattati con la visione moderna integrata della terapia del colore e, nello stesso tempo, costituisce l’introduzione al lavoro personale dell’Autrice.
Il pregio del volume consiste proprio nel porgere l’esperienza individuale come il filo conduttore di un approccio che risulterà originale ogni volta che ci si cimenti. Il rispetto della variabilità delle parti, che ogni azione terapeutica deve necessariamente prendere in considerazione per poter essere efficace, è particolarmente ben espresso nel capitolo dedicato ai bambini.
Il testo è redatto con chiarezza e semplicità di esposizione, pertanto risulta accessibile ad un pubblico molto vasto. Ciò nondimeno l’accuratezza e la puntualità dello studio condotto fornisce al lettore una serie di preziose indicazioni sulla metodologia senza scivolare nel tecnicismo.
La ricchezza delle citazioni, supportata da una certosina ricerca delle fonti bibliografiche autorevoli, conferisce al lavoro quella dignità scientifica che purtroppo difetta a molte pubblicazioni nel campo delle medicine naturali.
Il mio augurio, a questo punto, all’Autrice e a quanti si apprestano alla lettura del libro è di poterne combinare di tutti i colori!
1 commento:
La terapia del colore è un argomento che ha un suo fascino e il fatto di conoscere anche l'autrice mi porta ad appuntare questo titolo tra i miei prossimi acquisti... ;)
Speriamo sia interessante quanto dipinto nella presentazione!
Silvia
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